Susa-Moncenisio: l’adrenalinica gara automobilistica che va oltre i confini del tempo

Susa (Torino).  Nel tardo pomeriggio di un’uggiosa domenica  primaverile, sotto un cielo minaccioso che,  alla fine ha risparmiato gli spettatori, si è svolta la storica competizione automobilistica della Susa-Moncenisio.

Un’edizione avvincente ad alto tasso di adrenalina,  che  ha visto salire sul podio Andrea Grammatico per la quarta volta consecutiva.

Il pilota torinese ha dimostrato ancora una volta il suo talento al volante di un Radical SR4 Suzuki, dominando il percorso di quattro chilometri che porta dalla città romana e medioevale di Susa sulla Statale 25 verso il Moncenisio.

La sua abilità è stata evidente fin dalla prima manche nel programma di gara, dove ha registrato il tempo record  di 3’01” e 71 centesimi. Questo è stato il tempo più veloce di tutta la competizione, ciò che gli ha consentito di prendere il comando sin dalle prime battute.

Nonostante la grande prestazione di Grammatico, la sfida è stata accesa e combattuta.

Luca Veldorale, anch’egli al volante di un Radical SR4 Suzuki, si è aggiudicato la seconda posizione con il tempo della seconda manche, che gli ha valso 189,35 punti. La sua determinazione e il suo impegno sono stati evidenti, ma non è riuscito a superare il dominio di Grammatico.

 

 

 

 

 

 

 

Al terzo posto si è piazzato Davide Piotti,  campione di lunga data,  che vanta ben cinque firme sul “Libro d’Oro” della competizione, aperto nel lontano 1902 da Vincenzo Lancia. Piotti ha dimostrato grande abilità al volante della potente Osella PA 8/9, ma un piccolo errore in una delle postazioni di rallentamento lungo il percorso gli ha fatto pagare un prezioso birillo sfiorato. Nonostante questo contrattempo, il suo talento è emerso chiaramente, garantendogli un posto sul podio.

Nelle altre categorie della competizione, si sono registrate valide performance da parte di altri piloti: Palmiro Strizzi si è aggiudicato la vittoria nel Gruppo E2 SH, alla guida della sua Smart Roadster Kawasaki, soffiando in corner la posizione a  Paolo Vinciguerra del Gruppo Speciale Slalom, che ha ottenuto comunque risultati eccezionali al volante di una Renault 5 GT Turbo.

Giovanni Paone ha soppiantato Elia Avrio del Gruppo E2 SC, conquistando il terzo posto.

La gara ha visto anche protagonisti nel Gruppo E1 Italia, dove Massimo Burchiellaro ha dimostrato la sua superiorità al volante di una Peugeot 106, guadagnando la settima posizione assoluta.

Adelmo Tessa si è piazzato primo nel Gruppo A, guidando una Skoda Fabia con grande destrezza.

Nelle altre posizioni della top ten, si sono classificati Giuseppe Boschiazzo su Peugeot 106 nel Gruppo Speciale Slalom e Enrico Re su Fiat X 1/9, nello stesso gruppo.

Degni di nota il giovane Matteo Scorcione, alla guida di una Peugeot 106, che ha conquistato il premio come miglior Under 23 in gara e,  le quote rosa tutte francesi, Renault Clio Williams Gruppo A guidata da Alessia Ferrari,  seguita dalla Renault 5 GT Turbo Gruppo Speciale Slalom di Sonia Castelli e dalla Peugeot 208 Vti Gruppo A di Rossana Bramante.

Infine la categoria auto storiche dove ha avuto la meglio Enrico Magnone, al volante della sua Fiat X 1/9, al tempo record di 3’55” e 27 centesimi, anticipando.

A seguire troviamo Giovanni Baldi su Fiat 124 Abarth,  mentre  nel gradino più basso del podio Roberto Scorcione su Renault 5 GT Turbo con un tempo che vale 245,28 punti.

La Susa-Moncenisio, è una gara leggendaria  nel mondo dell’automobilismo sportivo, con una storia datata ben 120 anni.  Si svolge lungo un percorso di quattro chilometri che parte dalla cittadina pedemontana di Susa,  ricca di storia romana e medievale e,  sale lungo la Statale 25 in direzione del Moncenisio,  ripercorrendo solo una parte dei 22,5 chilometri della gara originale, che inizialmente toccava anche la Francia.

La competizione attira ogni anno i migliori piloti specializzati nello Slalom, che si sfidano per conquistare il titolo del motor show, offrendo emozionanti  spettacoli di velocità e di abilità di guida a migliaia di appassionati inchiodati col fiato sospeso ai bordi della strada.

Era il 1902, quando La Stampa Sportiva promosse la prima edizione della corsa automobilistica più antica d’Italia con il patrocinio del Duca di Genova e della Duchessa d’Aosta. Tra i concorrenti, divisi in due categorie (velocità e turisti) spiccò il giovane Vincenzo Lancia che vincendo  la coppa Principe Amedeo, iniziò a farsi largo nel mondo delle corse automobilistiche. Solo due anni dopo la gara divenne un evento internazionale e sociale di ampio profilo dove si avvicendavano nomi di grande rispetto: da Giovanni Agnelli, nonno del celeberrimo avvocato,  che presenziava alla piombatura e al controllo delle macchine, alla Regina Madre con la principessa Letizia, accompagnate puntualmente da una pletora di illustri personaggi.

Le mille vicissitudini della celeberrima gara, rivivono nel libro  ‘Susa-Moncenisio. Storia e personaggi,  presentato recentemente al Salone del Libro di Torino dagli autori Marco Canavoso e Demetrio Vilardi e pubblicato dalla Susalibri, con suggestive immagini e aneddoti inediti.

Come ricorda nella prefazione il giornalista sportivo Marino Bartoletti, si può raccontare la storia anche con auto, montagne e, corse automobilistiche che sembrano appartenere al passato e invece sono una grande lezione di futuro.

Una cosa è certa: le automobili a motore non erano ancora nate che già esistevano le sfide, spingendo l’asticella sempre più in alto.

Perché, come diceva Steve Mac Queen: gareggiare è vita, tutto ciò che viene prima o dopo è attesa.

Articolo di Tania Boianelli

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