Anteprima Chiaretto e Bardolino

Chiaretto , Bardolino del 2013 si presentano in anteprima il 16 marzo a Lazise, sul lago di Garda; rappresentano la 4ª area vinicola del Veneto, con 40 milioni di bottiglie e un fatturato di 100 milioni di euro

Insieme costituiscono la quarta area vinicola del Veneto, totalizzando 4500 ettari di vigneto specializzato. Vendono più di 40 milioni di bottiglie l’anno, con un fatturato intorno ai 100 milioni di euro. sono i dati salienti del Bardolino e del Custoza. La Doc del Bardolino è specializzata nella produzione di rossi e di rosati (il Chiaretto), quella del Custoza nei bianchi.

I due Consorzi di tutela presentano in contemporanea la nuova annata 2013 a Lazise domenica 16 marzo (con un prologo anche il 15 per il Custoza): circa 230 i vini offerti in libera degustazione da 65 produttori dalle 10.00 alle 18.00 in due sedi entrambe sul porticciolo, la storica Dogana Veneta per il Bardolino, alla sua sesta Anteprima, la sala civica del municipio per il Custoza, al suo esordio nelle Anteprime italiane.

«Le nostre sono tra le pochissime Anteprime che propongono realmente i vini dell’ultima annata, pronti per andare in commercio», osserva Giorgio Tommasi, presidente sia del Consorzio del Bardolino che di quello del Custoza, entrambi caratterizzati da una massiccia adesione dei produttori: la rappresentatività supera il 90%. Lazise è il comune che fa da raccordo fra la zona Classica del Bardolino e la porzione più a sud della denominazione bardolinese, che coincide anche con l’area del Custoza.

Come dimensione, nel Veneto il Bardolino viene dopo soltanto il sistema Prosecco, la Valpolicella e il Soave. Il 2013 ha visto arrivare in cantina 305mila quintali di uva, con una diminuzione del 17% rispetto al 2012, a seguito della decisione del Consorzio di abbassare da 130 a 115 quintali per ettaro la quantità delle uve Doc. Positivi i dati di mercato: nel 2013 l’imbottigliato (28,5 milioni di bottiglie totali) ha segnato un incremento del 4% sul 2012.

Più in dettaglio, sono salite del 5,8% le vendite del Bardolino, a quota 20,3 milioni di bottiglie (19,2 milioni nel 2012), mentre il Chiaretto si colloca stabilmente oltre gli 8 milioni. Il Custoza rappresenta la quinta area produttiva fra le Doc venete, con 172mila quintali di uva rivendicata nel 2013, una valore sostanzialmente stabile rispetto al 2012 (+4%) e leggermente al di sotto del dato del 2011 (-5%). Nel 2013 l’imbottigliato del Custoza è salito del 10,2%, superando la quota di 12 milioni di bottiglie (erano state 10,9 milioni nel 2012).

Quanto all’esito della vendemmia 2013, il presidente Tommasi commenta così: «È stata un’annata stravagante sotto il profilo climatico. La lotta integrata, applicata ormai da vent’anni a tutto il nostre territorio, ci ha permesso di fronteggiarne le insidie. Lo stato sanitario e la qualità delle uve sono risultati buoni, con tenore zuccherino leggermente inferiore alle annate precedenti, ma con un migliore quadro acidico».

Il Bardolino si presenta elegante e non di tanto corpo, e dunque probabilmente necessita di un tempo di maturazione maggiore rispetto alle precedenti annate. Nel Chiaretto i classici profumi di piccoli frutti sono esaltati da un’annata particolarmente spinta sulla freschezza della beva. Il Custoza offre profumi di frutta bianca e di fiori, ma soprattutto una sapidità in rilievo e un considerevole potenziale di longevità.

Anteprima Chiaretto e Bardolino
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